martedì 31 agosto 2010

Beluga, io ??


Se qualcuno vi chiamasse di 'Beluga', cosa facevate ?
Va beh, non'è una cosa molto gentile di dire a una donna.
Quindi immaginate quando una donna, qua in Brasile, dopo comprare abbligliamenti molte volte, nel negozio chiamato "Beluga", scopre cosa significa questa parola nel idioma italiano.
Humph !!! Posso dire a tutti voi che non è stato buono..

domenica 15 agosto 2010

Ferragosto

Il termine Ferragosto, dal latino Feriae Augusti = riposo di Agosto, indica una festa popolare, dalle radici antichissime, che si svolgeva il 15 agosto per festeggiare la fine dei principali lavori agricoli.

Nell'occasione, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo una mancia in cambio; tale uso si mantenne sempre a Roma, tanto che in età rinascimentale fu reso obbligatorio dai decreti pontifici.

La ricorrenza si collega anche con i "Consualia", il periodo di festa e riposo che nell'antica Roma si dedicava al dio Conso, protettore dell’agricoltura. Agli inizi dell'età imperiale (18 a.c.) tali ferie vennero ribattezzate come "Augustali", in onore dell'imperatore Ottaviano Augusto, da cui deriva l'attuale denominazione di ferragosto. Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro (cavalli, asini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori.

Coincide con la festa cattolica dell´Ascensione.



Il Ferragosto nelle tradizioni popolari


In Lombardia fino al XIX secolo, era uso "dare il ferragosto" (in dialetto lombardo dà el faravóst) che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili alle maestranze, da parte dei datori di lavoro, in modo che le famiglie potessero trascorrere lietamente il giorno di Ferragosto. Nei cantieri edili, nei primi giorni d'agosto, veniva fissato dai muratori un grande ramo d'albero sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione, detta pianta del faravóst, che serviva a scherzosamente rammentare all'impresario l'imminente esborso della tradizionale mancia.

Il piatto tradizionale per eccellenza del pranzo di Ferragosto è il
piccione arrostito. Tale usanza, un tempo diffusa in buona parte d'Italia e che ancora sopravvive in alcune zone, pare sia nata in Toscana, in epoca carolingia.

« A ferragosto si mangiano i piccioni arrosto. »
(Detto popolare)



Piccioni Arrosto

Ricetta preparazione Piccioni Arrosto per 4 persone.

Ingrediente principale della ricetta:

Piccioni


Ingredienti ricetta

2 Piccioni 4 Fettine Pancetta (fette Sottili)
25 G Burro
1 Cucchiaio
Olio D'oliva
Sale
Pepe

Preparazione ricetta
Mettete da parte i fegatini dei piccioni. Avvolgete i volatili in due fette di pancetta, legateli con lo spago bianco da cucina e fateli colorire in un tegame dove avete scaldato l'olio e il burro.


Regolate sale e pepe. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti. Togliete le fettine di pancetta e fate dorare la carne per 10 minuti. Diluite con un cucchiaio d'acqua calda il fondo di cottura, aggiungete i fegatini tritati, cuocete alcuni minuti mescolando, versate sui piccioni tagliati a metà.

Vini di accompagnamento: Bricco Dell'Uccellone VdT Del Piemonte, Quarantale VdT Del Salento, Vino Nobile Di Montepulciano DOCG.







Sagre di Ferragosto



Butera
San Rocco, Butera (15 - 16 Agosto)


Cagliari
Vestizione della Vergine Dormiente, Cagliari


Cappelle Sul Tavo
Festa delle Pupe


Casacanditella
Santa Maria Assunta


Ceprano
Festa delle Cantamesse di Ceprano


Ciliverghe
Processione di San Rocco, Ciliverghe (15 Agosto, ogni 5 anni)


Croix Noir
La bataille des reines (Ferragosto e Terza domenica di Ottobre)


Mercato San Severino
Festa di Santa Maria Assunta


Messina
Madonna della Lettera, Messina (14 - 15 Agosto)


Monopoli
Festa della madonna della madia


Positano
Santa Maria Assunta, Positano (14 - 15 Agosto)


Rivamonte Agordino
La danza degli uomini selvatici, Rivamonte Agordino


Seminara
Festa della Madonna dei Poveri (14 - 15 Agosto)


Tivoli
Festa dell'Assunta con inchinata (14 - 15 Agosto)


Valentano
Festa di santa Maria d'Agosto (14 - 15 Agosto)







venerdì 9 luglio 2010

Napoli

La bella città di Napoli.
Una passione particolare mia è la città di Napoli. È il terzo comune amministrativo per popolazione, situata nella Campagna in posizione pressochè centrale sul golfo,tra il Vesuvio e l'area vucanica dei Campi Flegrei.
Quando sono andata in Italia, all'inizio di quest'anno, non sono andata a conoscerla, forse la seconda volta ci provo. La città del porto,dei monumenti antiche e religiosi e sopra tutto con le sue particolare tradizione. Chi non ha già ascoltato sopra, La pizza Napoletana,Pulcinella, La Tombola Napoletana? rsrs..
Penso che queste sono le tradizione particolare più conosciute in tutto mondo, ne parliamo.


STORIA DALLA PIZZA NAPOLETANA

La pizza ha origini antichissime,alcuni storici infatti suppongono che questo alimento era presente già nella cucina etrusca con forme e ingredienti ovviamente molto diversi da oggi.La pizza è nata, però come un piato povero, che necessita per la sua alimentazione di alimenti semplici e facilmente reperibili: farina,olio,sale e lievieto.
Un pizzaiolo napoletano,Raffaele Esposito e la sua moglie,hanno preparato la famosa pizza con pomodoro e la mozzarella in onore della Regina Margherita,moglie di Umberto I,re d'Italia.
Il pizzaiolo e la sua moglie, su richiesta della Regina Margherita, hanno preparato tre pizze: una con la mustinicola, una a marinara e una pizza con il pomodoro,la mozzarella e il basilico, pensando al tricolore Italiano.
Alla Regina,piace tremendamente quest'ultima ed il pizzaiolo per questo motivo la chiamò con il nome della Regina. Fu d'allora che la pizza Margherita si impose ovunque nel mondo.

Andiamo mangiare una pizza?? hahahahha...



PULCINELLA: La maschera napoletana della commedia dell'arte.


La maschera di Pucinella è stata inventata ufficialmente dall'attore Silvio Fiorillo, nella seconda metà del cinquecento. Le origine sono però molto più antiche.Le ipotesi sono varie: c'e chi lo fa discendere da " Pulcinello", un piccolo pulcino, perchè ha il naso adunco e c'e chi lo sostiene che un contadino di Acerra,Puccio d'Anielo, nel 600,si unì come buffone ad una compagnia di girovaghi di passagio nel suo paese.
Altri ancora,come il Bieber vanno ancora più indietro nel tempo e sostengono che Pulcinella discende da Marccus, personaggio delle Atellane romane.Marccus rappresentava una topoligia di servo,dal naso lungo e dalla faccia birtozoluta,con ventre prominente che indossava una camicia larga e bianca.



Ogni regione in Italia ha la sua maschera, il suo personaggio ed la sua storia. Sono personaggi con valori morali inconrrutibili,con forza fisica, con carisma e assurti a simbolo di un popolo.Il fatto che le leggende e i miti relativi ad un personaggio fanno sorridente ma anche sono lezione di vita.
LA TOMBOLA NAPOLETANA



Il gioco più difuso nelle feste di Natale in Italia.Per giocare non richiede nessuna abilità, ma solo un po' di fortuna...hahaha
I premi sono in denaro.Questa tombola napoletana è un po' diversa,perche si parla, quando esce il numero, il suo significato e non il proprio numero.
Per esempio:
1 - L'Italia
10 - i fagioli
25- Natale
33 - gli anni di Cristo
47 - Il morto che parla
77 - Le gambe delle donne
90 - La paura
È cosi...il giocatore che per primo copre due numeri in linea orizzontale,nella cartella, grida: Ambo.Chi ne copre tre, vince il terno.Con quattro, si vince la quaterna.Cinque la cinquina e il giocatore che riesce a coprire per primo, i quindici numeri,grida: Tombola e ritira il premio più bruto.
Giocare la tombola è molto divertente, principalmente quando chi ha il cartellone e legge i numeri è una persona spirituosa.È particolarmente popolare a Napoli,che nel cappodanno doppo il cenone,ci vuole.



lunedì 28 giugno 2010

I Castelli



Una delle cose più belle in Italia, per me, sono i castelli.

Nella mia famiglia hà un escherzo che facciamo sempre: Siamo alla ricerca del castello della famiglia Marchiotto !! Una volta abbiamo trovato su internet una foto ed un articolo che parlava di questo castello, e come stiamo facendo il nostro albero genealogico, tutte le persone che stiamo scoprendo e conoscendo dicono che vogliono essere anche i proprietari di questo castello, che tutti sono erèdi di questa costruzione mediavale ancora non scoperta !

La verità è che non siamo ancora riusciti a trovare questo castello. Peccato !!
E forse, se un giorno qualcuno farlo, non avrà i mattoni suficiente per tutti .. hehehe

Ma, lasciando il Castello dei Marchiotto a parte, tutti i castelli in Italia saranno un' avventura meravigliosa per chi vuole conoscere. (questo nella foto è il Castello di Bianello, nel comune di Quattro Castella, in Emiglia Romagna)

L´Italia c'è un´infinità di castelli , molti sono ancora preservati, alcuni sono affitàbili per
matrimoni, oopure possibili da visitare. Altri sono in rovine, ma hanno valore storico e culturale e c´è una preoccupazione di si mantenere o restaurare. È possibile aiutare segnalando quelli che si trovano in abbandono, cliccando qui.

Quando sono stata in Italia, una delle cose che io facevo mentre viaggiava era osservare nella autostrade questi costruzioni e volevo fare le foto di tutti. Peccato che a volte io ero guidando la macchina e cosi, non potevo ammirare come volevo.

Ho visto in una rivista che nella bassa Valle d´Aosta, c'è un´immensa fortezza, il Forte di Bard. Ho fatto una ricerca su internet e ho trovato articoli buonissimi e quindi, farò dopo, un post specifico su questa meraviglia piena di storia e bellezza.


Ci vediamo !!!

sabato 26 giugno 2010

Il mio primo viaggio in Europa

La prima volta che sono stata in Europa, sono stata in Spagna. E ero triste perche non potevo andare in Italia. E ero vicina, vicina !!

Va bene.. Ma ho fatto un viaggio veramente bello. Mi è piaciuto molto.

Ho viaggiato per lavoro con due amiche però siamo state em Madrid per un fine settimana, e quindi abbiamo passeggiato un pò.

Vi racconto che Madrid e Barcellona sono due città molto interessante. Gli uffíci di Allianz che ho visitato sono moderni e le persone che lavorano lí erano molto gentile. Di prima, siamo state a Barcellona per conoscere dei sistemi. Siamo arrivate nel mercoledí, giorno 20 Febbraio del 2008.

Era freddo, perchè era inverno. Nella prima sera non abbiamo fatto niente, solo abbiamo cenato in un ristorante vicino al albergo, ma doppo, jovedí e venerdí abbiamo lavorato molto.

Alla matina, noi ci alzavamo presto, alle 7 ore, facevamo colazione e poi, andavamo a piede al ufficio che era vicino del´albergo. Lavoravamo fino alle 13 e poi andavamo a un restorante prossimo, scelto per miei compagni. Non mi era piaciuto molto il pesce e gli frutti di mare, che erano la especialità degli spagnoli, quindi, io ho mangiato sempre carne e patate. Alcuni volte, sceglevo un piato diferente però non era una cosa buona per me. Non mi è piaciuto il cibo spagnolo.

Doppo lavoravamo fino alle 18 e poi andavamo in città a conoscere i locali e anche, i negozi. Ho comprato un puzzle belissimo, beh, un non, tre puzzle. Io ero come una bambina, aveva tanti che non sapevo scegliere.

A Madrid siamo arrivate in venerdi sera. E al fine settimane abbiamo passeggiato un po. Noi ci alziamo tarde, perchè la diferenza di fuso-orari era di 4 ore piú. Doppo, abbiamo cercato un luogo per fare la colazione, perchè in albergo era giá chiuso il restaurante, e poi abbiamo passeggiato al fine del giorno. Nel sabato, abbiamo preso l´autobus turistiche in cui c´era una guida eletronica che parlava in sei idiome, e io ho ascoltato in italiano per praticare un po, e cosí, abbiamo visto tutta la città in pochi ore. Ho fatto molte foto ! Io sono matte per foto !


Nella domenica abbiamo fatto una gita a Toledo, vicino a Madrid, una carina città mediavale che c'è un duomo veramente bello e un pò spaventoso. Un pecato che pioveva molto e era freddo.

E così, abbiamo passato la giornata.

Doppo, siamo tornate al lavoro, lunedí, martedí, uguale a Barcellona. Si svegliava presto, si faceva colazione, si lavorava per tutta la mattina, doppo il pranzo, si lavorava piu, e si dormeva tarde, perchè in Spagna non si cena prima delle 21 ore.

E io sempre pensavo che era un pecato non potere fare una gita nella mia Italia. E ero veramente triste. Ma, conoscere Spagna era cosi come un sogno, perché io pensavo che un viaggio cosi era una cosa molto lontana da me. Io non sapevo, nel quel periodo, che in pochi mesi... ITALIA finamente !!!

Ah, dai, ho conosciuto un italiano di Torino in aereo. Lui ha parlato con noi (io e mia amica Elaine) perchè parlavamo della diversità degli idioma italiano e spagnolo e lui ha correto quello que parlavamo sbagliato. Lui conosceva l´inglese e il francese, e era studente dello spagnolo, però ha detto che il portoghese era molto dificile per lui.

Una cosa molto importante di questo viaggio in Spagna, fu che io ho potuto capire che era possibile andare in Italia, che traspassare il mare non era impossibile e che stare in un altro paese, diverso di quello che siamo nati, poteva essere una esperienza meravigliosa !!

E la nostra Italia me aspetava !!

lunedì 21 giugno 2010

I cambiamenti

Quando siamo arrivati in Italia (due anni fa), fra tante preoccupazioni, avevo una in speciale che era di fare l'inserimento di nostra figlia a quella nuova vita. Pensavo a come sarebbe la sua vita a scuola, un nuovo spazio con delle persone strane e addirittura in un idioma ancora sconosciuto!

Nove mesi dopo portavo lei a scuola. Anche se voleva molto andare a scuola ed avere dei amici, lei piangeva perché non voleva che la lasciasse da sola. La capivo benissimo e me faceva male ma purtroppo era ciò che dovevo fare e l'ho fatto, col mio cuore a pezzi anche se sarebbero soltanto trenta minuti!

Sono rimasta fuori sezione per questa lunghissima mezza ora ascoltandola piangendo e chiamandomi. E fu stato così per i primi tre giorni quando ho dovuto lasciarla per tutta la mattina.

Pian piano lei cominciò a inserirsi ma sempre con molta difficoltà. Non parlava italiano, no capiva quasi niente e arrivava a casa sempre più arrabbiata. Urlava, piangeva di rabbia e non sapevo perché. Fu la sua maestra, Sally, a dirmi che forse lei era arrabbiata perché ancora non sapeva come difendersi, come spiegare quello che voleva, ecc.

Furono due mesi di veri incubi! Ma ce l'ha fatta.

Ormai lei è li da un anno e mezzo. Si trova benissimo, parla italiano, ha dei amici e addirittura un fidanzato! (Ma lui non lo sa...!)

Adesso, l'anno scolastico è quasi finito e per l'anno prossimo dobbiamo cambiare scuola! Ci siamo trasferiti ad un'altra città non lontano da dove abitavamo prima, ma lei non potrà andarci più perché è una scuola comunale e siccome non siamo più residente in quel comune dobbiamo andarcene.

Abbiamo trovato un'altra scuola molto carina vicino da noi. Cléo ancora non sa che per l'anno prossimo non andrà più a quella scuola dove lei ha imparato tutto! Credo che sarà molto spiaciuta. Credo che piangerà, che avrà paura per i primi giorni. Magari primi mesi, non lo so. O forse niente di questo. Chi sa se lei se troverà ancora meglio?

Chi sa del futuro? Nessuno... sapiamo soltanto che la vita è così. Piena di cambiamenti e che dobbiamo accettargli, confrontargli con coraggio e cuore aperto.

É questo che Cléo, a 5 anni, impara ogni giorno. Impara a vivere.

sabato 19 giugno 2010

Paperino e gli azzurri

Adesso, nostri azzurri sono personaggi della Disney !!!

Avanti Gattoso !!! Avanti Paperino !!

Il mio cuore é veramente azzurro per voi !!